Appartamenti e case vacanze, come affittarli col massimo vantaggio

Con l’arrivo della bella stagione molti proprietari di appartamenti e case vacanze si preparano ad affittarle per periodi più o meno lunghi. Del resto, se si possiede una seconda casa, è abbastanza oneroso mantenerla per quanto concerne le tasse e gli oneri, meglio quindi metterla in utile affittandola stagionalmente se si trova in una località turistica. Ma come sono cambiate le leggi sugli appartamenti e case vacanze, quali sono gli adempimenti fiscali per questo 2018, e soprattutto come renderla davvero proficua quindi cercando di trarne il massimo vantaggio possibile? Vediamo.

Appartamenti e case vacanze, cosa sono

Secondo la legge n. 217 del 17 maggio del 1983, una casa vacanze può essere considerata tale in forma di locazione turistica quando stiamo considerando immobili, case e appartamenti per le vacanze, destinati all’attività ricettiva e diretta alla produzione di servizi per l’ospitalità.

Per case vacanza in forma imprenditoriale, invece, si intende l’affitto di un immobile, appunto, in forma imprenditoriale e dunque organizzata. Ma quando si può definire quest’attività organizzata? Ogni Comune ha una sua chiave di lettura, ma in generale si parla della locazione turistica di un immobile che sia arredato  senza servizi centralizzati che non superi un periodo di tempo di 3 mesi e non sia minore di 7 giorni, oppure se questa attività viene svolta non in modo occasionale e per più di tre case. Se si rientra in questi ultimi casi si deve chiedere il permesso per poterle affittare al Comune.

Quali sono gli obblighi per la locazione turistica?

case vacanza 2Se si affitta la casa vacanze per un periodo di tempo inferiore ai 30 giorni non si è obbligati a registrare il contratto all’Agenzia delle Entrate col modello RLI per poi pagare l’imposta di registro mediante modello f24. Se invece si supera il termine dei 30 giorni il locatore deve fare denuncia all’autorità pubblica sicurezza. Se si tratta di un cittadino dell’Unione europea tale denuncia va fatta entro le 48 ore, se invece si tratta di un cittadino non appartenetene alla UE la denuncia va fatta sempre entro le 48 ore ma a prescindere dalla durata della locazione.

Per quanto riguarda la locazione turistica, questa è disciplinata dagli articoli del Codice Civile 1571, ma solo nel caso in cui non venga esercitata in forma imprenditoriale e da una persona fisica, quindi non c’è bisogno di aprire la partita iva. Per quanto riguarda il contratto di locazione non vi sono vere e proprie regolamentazioni, ma in genere per la propria e l’altrui tutela si scrivono i dati di entrambe le parti e l’importo della locazione oltre alla durata.

Come far fruttare la meglio la casa vacanze

Chiaramente non si può pretendere di affittare una casa vacanze a un prezzo che non rispecchia le sue caratteristiche. Per applicare un prezzo elevato si devono offrire dei servizi. Il consiglio è quindi quello di ristrutturare la casa in modo da renderla confortevole. Un’ottima idea è quella di installare una piscina, e se non si ha un giardino si può optare per una piscina dolce vita, dalle dimensioni contenute e personalizzabile.

Un’altra idea molto proficua è quella di ristrutturare l’immobile dandogli una connotazione precisa come per esempio arredi tipici della località dove si trova, per esempio come accade in Sardegna nelle case vacanze delle coste.

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